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pfadainelli

LA FED ALZA I TASSI MA NON VUOLE ESAGERARE

Nella riunione del 3 e 4 maggio, il FOMC ha alzato i tassi di interesse di 50 punti base, portandoli allo 0,75%-1%, e annunciato l’avvio del Quantitative Tightening a giugno. Due mosse attese per il contrasto della fiammata inflazionistica in corso. Powell però ha escluso giri di vite più aggressivi alle prossime riunioni. E i mercati hanno festeggiato. Tra mercato del lavoro dinamico, consumi e fondamentali solidi, l’economia statunitense sembra avere tutti i numeri per reggere il colpo della stretta Fed. Che non è l’unica banca centrale a muoversi: a Londra, la BoE ha portato il tasso di riferimento bancario all’1%. E se “flessibilità” sembra destinata a restare la parola d’ordine dei banchieri centrali, buon senso, diversificazione e sguardo rivolto al medio-lungo periodo dovranno essere quelle degli investitori.








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